lunedì 21 dicembre 2015

Cultura: Il Prosecco. Un prodotto di eccellenza esportato più della pasta e del parmigiano‏




Di colore giallo paglierino con “ perlage” fine e persistente, dall'aroma fruttato e moderatamente alcolico, è ottenuto dal vitigno ”glera” cui concorrono per un massimo del 15% varietà di uve quali lo Chardonnay e diversi Pinot. E’ il prosecco l’eccellenza italiana più esportata nel mondo più  della pasta e del parmigiano. Dal 2013 ha superato per numero di bottiglie il mitico Chapmpagne. La storia dice che il Prosecco abbia origini antiche, addirittura riconducibili al vino” Pucinum” decantato da Plinio il Vecchio( 27-79 d.C.) nella “Naturalis Historia” dove vengono esaltate le sue capacità mediche. Nel Cinquecento iniziò la fortuna del Pprosecco grazie al vescovo Pietro Bonomo che associò il “ Castellum Nobile Vino Pucinum” al castello di  Prosecco, vicino Trieste. Bisogna però risalire ai giorni nostri quando il Ministro dell’agricoltura Luca Zaia, per distinguerlo dal “ Prosek” dalmata e “ Tokai” ungherese e quello dei Colli Euganei, nel 2009 favorì la costituzione del Consorzio di Tutela per identificare la produzione essenzialmente in provincia di Treviso( Conegliano, Valdobbiadene, che hanno la DOCG, cioè Prosecco Superiore) e altre località venete che hanno la DOC. Inizialmente era un vino ”fermo”. Il merito di averlo dotato di “ bollicine “ lo si deve a Antonio Carpenè ( progenitore dell’attuale azienda Carpenè  Malvolti)  che nel 1868 introdusse in Italia il metodo della spumantizzazione. Non dimentichiamo anche Giuseppe Cipriani che nel 1948 ha inventato all’Harry’s Bar di Venezia il “ Bellini cocktail”( in onore del famoso pittore) a base di prosecco e polpa di pesca.

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