lunedì 16 gennaio 2017

Ricerca: SUOLO E PROFILI


Da una lezione di Alessandro Zanutta
Preparatore di vini




“ Definire che cosa è un suolo non’è facilissimo tante sono le sue componenti, ne elenco le più importanti: “ – dice Alessandro Zanutta
1)      Il suolo  è un’entità dinamica in continua evoluzione  anche nel corso dell’anno solare, non solo per le sue componenti geologiche (rocce) quanto per le numerose variabili chimiche, organiche, minerali  che si formano in relazione anche all’ambiente. Fare l’analisi chimico-fisica del suolo vuole dire fare una fotografia statica. E’ necessario invece attuare delle OSSERVAZIONI lungo tutto l’anno.
2)       Il suolo è il prodotto della trasformazione di sostanze organiche e minerali sulla superficie della terra.
3)       Studiare il suolo significa fare una analisi del terreno  e del territorio cui appartiene.
4)       Lo studio del suolo si realizza attraverso lo studio del suo profilo ( buca che si scava vicino le radici della pianta).
5)      Il profilo generalmente è costituito da diversi strati o orizzonti di colore e spessore variabili  costituiti da materiali minerali e/o organici , differenti proprietà chimiche, mineralogiche ecc diversi dalla ROCCIA MADRE che generalmente costituisce lo strato più profondo.
6)      L’alterazione chimica e fisica della ROCCIA MADRE produce una disgregazione della roccia in frammenti molto fini su cui si possono depositare e accumulare detriti. Generalmente i suoli esprimono la natura geologica delle zone erose.
E’ interessante rilevare che ogni suolo ha una sua TESSITURA o dimensione delle particelle minerali che costituiscono appunto la roccia o sabbia o argilla ecc. Ha una STRUTTURA modo di aggregazione delle particelle. La struttura è molto importante perché influenza l’aereazione e la permeabilità quindi il passaggio dell’aria e dell’acqua nel suolo. Una buona struttura è un beneficio per la vitalità e l’attività delle radici della pianta. Si può fare una netta distinzione tra:
TERRENI LIMOSI formati da particelle molto piccole senza agglomerazione quindi con poco assaggio di aria e di acqua.
TERRENI SABBIOSI molto permeabili e aereati ma poveri di elementi nutritivi a causa del forte passaggio di acqua.
TERRENI ARGILLOSI con una buona permeabilità e passaggio di acqua. Costituiscono una buona via di mezzo e sono facili da lavorare.

Altri elementi focali per la vitalità di un terreno sono il PH ovvero l’acidità del terreno. Conoscere il PH è importante in quanto le piante sono diversamente tolleranti a questo parametro che si può riequilibrare con l’aggiunta di diversi elementi nutritivi. Da notare che il PH della pipì di maiale è il ph preferito. Altro elemento è la SOSTANZA ORGANICA (SO), materia di origine biologica presente nel terreno e formata da microrganismi. Ha colore scuro e forma omogenea. Vi sono poi gli ELEMENTI NUTRITIVI come ossigeno, azoto, zolfo ecc chiamati macroelementi e ferro, manganese o microelementi. Infine nel terreno vi sono numerosi ”abitanti” quali molluschi, protozoi. In un grammo di suolo vivono milioni di microrganismi e  nel suolo è rappresentato il 95% della biodiversità dell’intero pianeta! Terreni i cui orizzonti hanno una gradualità di colore sono suoli in cui l’acqua e l’aria hanno una buona circolazione e l’ umidità è collocata tra gli strati. QUINDI la conoscenza del suolo attraverso lo studio del suo profilo è fondamentale per la vitalità della pianta e la produzione di vini di qualità. ”

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