Il neuromarketing del vino: se ne parla il 2-3 dicembre a
Wine2wine, il forum sul business del vino edizione 2015. Segue articolo di
Emanuela Medi:
Certo le strategie di
comunicazione non danno tregua nel trovare soluzioni sempre più sofisticate. In
un mercato ogni giorno più competitivo a livello nazionale e internazionale,
caratterizzato da consumatori attenti e raffinati, convincere a scegliere un
vino piuttosto che un altro è una impresa non da poco. Ci è piaciuto molto
l’articolo scritto da Vincenzo Russo della IULM ( Libera Università di Lingue e Comunicazione) sul neuromarketing
per wine2wine.
Ma che cosa è? Una strategia di comunicazione basata sulla
misurazione delle emozioni, sulla attenzione e sulla memoria. Ma andiamo per gradi:
molti studi di neuroscienze hanno dimostrato che gli essere umani non sono
assolutamente solo razionali quando prendono delle decisioni ma che anzi queste
sono determinate dalla affettività e dalle emozioni. Questo è tanto vero nel
mondo del vino dove la funzione simbolica, narrativa e emozionale hanno una
funzione quasi determinante . Non bastano più le tradizionali tecniche di
indagine come i questionari, le interviste, i focus group: se ad esempio i
colori della confezione di un prodotto alimentare, il design di un sito, le
immagini di uno spot, la capacità di una etichetta di una bottiglia di essere
attrattiva, coinvolgono il consumatore
vuol dire che l’effetto emotivo che provocano le immagini gioca un ruolo
molto forte. Il neuromarketing ha strumenti
e indicatori molto interessanti per misurare l’emotività e quindi per essere
utilizzate dalla comunicazione di una cantina. E gli indicatori non sono pochi
vanno dal movimento oculare, dilatazione delle pupille, la misurazione delle
onde cerebrali che testimoniano il grado
di attivazione cognitiva, la sudorazione, il battito cardiaco, la tensione o il
rilassamento muscolare. Un valore aggiunto alle tecniche tradizionali per
valutare la capacità emotiva. Troppo
scientifico per essere emotivo? La risposta alle strategie di marketing.
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