Civiltà della tavola
Articolo tratto dal saggio "Vivere Frizzante" Edizione Diabasis, Emanuela Medi
“ Cuore protetto”: parte da qui
il nostro viaggio sugli effetti
positivi del vino basati sugli studi di epidemiologia osservazionale cui hanno partecipato ben 11 Società
Scientifiche. L’alcol protegge il cuore, lo protegge maggiormente se bevuto in
quantità moderate, lo protegge di più rispetto gli astemi e i forti bevitori.
Lo dimostra una ricerca italiana effettuata su 16.531 persone che ha osservato
come un consumo giornaliero tra i 15-25 g al giorno comporti una diminuzione
della morte cardiovascolare per tutte le cause. La evidenza del vantaggio è anche per il
colesterolo. Da oltre dieci anni diversi studi avevano dimostrato che un
moderato consumo giornaliero di alcol si associava a un aumento dei livelli nel sangue del colesterolo buono
o HDL con una precisa relazione dose-risposta, inoltre poiché il consumo
moderato di alcol si associa a una riduzione del rischio cardiovascolare anche
negli ipertesi, gli esperti suggeriscono una assunzione meno 30 g al giorno per
gli uomini e 15 per la donna piuttosto che la completa astensione. Il
meccanismo è l’effetto vasodilatatore dell’alcol. La stessa evidenza la si ha
per l’ictus di natura ischemica inferiore come incidenza rispetto i non
bevitori. Vino e diabete: per una volta
tanto le buone notizie vengono dal diabete di tipo 2. Una metanalisi condotta
valutando 15 studi con 369.862 pazienti, seguiti per 12 anni ha dimostrato che chi beve con moderazione
tra i 6 e i 60 grammi di alcol al giorno ha il 30% in meno di sviluppare il
diabete di tipo 2. Anche nelle donne in menopausa il consumo moderato di alcol
oltre a migliorare la sensibilità all’insulina e il profilo lipidico, produce
una riduzione della glicemia a digiuno e dei trigliceridi.
Certo è inusuale dimostrare un
effetto protettivo tra alcol e demenze: a beneficio dei nostri lettori partiamo
dalle conclusioni: un consumo moderato di alcol( un bicchiere di vino
corrispondente a 10g di alcol) associato a una dieta bilanciata comporta una
riduzione del rischio di malattie neurodegenerative come la demenza senile e
l’Alzheimer, e può favorire la longevità.
E veniamo alla seconda” anima” di Vivere
frizzante: tanti capitoli per descrivere la quotidianità di questo alimento. E’
indubbio che il vino abbia avuto un
carattere sacro per lunghissimo tempo e dove il vino raggiunge il massimo della
sacralità è nell’Antico Testamento, in virtù delle parole pronunciate da Cristo
nell’ultima cena “ questo è il calice
del nuovo patto nel mio sangue che sarà sparso per voi..”
La storia del cinema non straripa di film
girati attorno al vino. Ci limitiamo a citarne alcuni, sicuramente i più visti.
“ Un’ ottima annata” diretto da Ridley Scott nel 2006 con attori come Russell
Crowe, Albert Finney, Marion Cotillard. Un intenso viaggio attraverso paesaggi
provenzali che vuole carpire e dimostrare un grande segreto: quello di fermarsi
ad amare e vivere la vita con gusto, invece di guardarla scorrere. E’ uno dei
più famosi road movie, Sideways di Alexander Payne, film che gli ha valso
l’Oscar come migliore sceneggiatura.
Sideways, che in inglese significa laterale, di traverso, è ambientato
in una contea di Santa Barbara in California e narra le rocambolesche vicende di due ex amici del
college, alle prese con le difficoltà della vita. Il viaggio dei due
protagonisti li porterà a confrontarsi con se stessi e finirà con il mostrarli
più consapevoli delle loro mancanze e
più desiderosi di cambiare.
Disinibito, eccitante, erotico,
il vino è un perfetto compagno di cibi accattivanti, tanto da essere da sempre
il più naturale, democratico stimolatore del desidero sessuale. Le sue capacità
di sedurre erano ben conosciute a Cleopatra che, tanto per gradire, vi
aggiungeva oppio e sostanze allucinogene come la belladonna e la mandragola.
Vino e sesso, una coppia ben conosciuta ai tempi dei romani: ne parla Ovidio
nell’ars amatori. Al vino era dedicato il culto erotico del Dio falllico,
Dionisio e nell’era rinascimentale era anche un importante indicatore sociale
dato che il suo consumo era abituale presso la borghesia mercantile e
artigiana. Citiamo il primo vero trattato di enologia” Della natura dei vini e
dei viaggi di Paolo III, descritti da Sante Lancerio suo bottigliere” del 1534.
Ma perché nell’immaginario collettivo il vino “ accende” il desiderio sessuale
tanto da essere considerato una sorta di
viagra naturale? La sfera sessuale sarebbe “ stimolata” dai polifenoli, potenti
vasodilatatori, presenti nel vino in grado di rilassare piacevolmente le vie
del sangue, aumentando l’afflusso nei vari distretti compresi quelli “
importanti”. Tutto vero? In parte ma certamente lo stato di grazia può avere un
effetto moltiplicatore se abbinato a cibi come il cioccolato amaro, il caffè,
succo di mirtillo,ostriche, spezie come lo zafferano, zenzero, ginseng e poi
ancora tartufo, liquirizia frutta secca
come le mandorle ingrediente principale dei pranzi di corte per le proprietà
afrodisiache perché ricche di ferro, vitamine e zuccheri. Insomma vino ed eros:
una coppia felice!
Scrittori avvinazzati: un paragrafo che non
vuole denigrare nessun autore ma dimostrare invece, come il rapporto alcol e
letteratura sia stato spesso una relazione distruttiva. Cinque premi Nobel Usa
furono più o meno alcolizzati: Sinclair Lewis, Eugene O’ Neill, William
Faulkner, Ernest Heminguay e John
Steinbeck : troppo spesso alzavano il gomito ritenendo che in fondo alla
bottiglia si nascondesse il segreto dell’ispirazione. Però spesso superarono
ogni misura.
Emanuela Medi
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