Certo il modo migliore per smaltire l’alcool prima di mettersi a
guidare è non bere affatto! Ma molti sono i fai da te: bere grandi quantità di
caffè , fidarsi del tempo trascorso dall'ultimo drink, assumere molta acqua,
mangiare in abbondanza dopo i bicchieri di troppo, pensare che la donna è più a
rischio.. Niente di tutto questo: intanto va sfatato il pregiudizio che genere,
peso e altezza influiscano sui tempi sia di assimilazione del’alcool che di
smaltimento dello stesso. Alcuni test effettuati dal Centro di Ricerche TRL( Transport Research Laboratory ) inglese hanno dimostrato la non
influenza di queste variabili. In particolare un test effettuato su due donne
che andavano a dormire con lo stesso grado alcoolemico, la mattina avevano
differenti valori: una il doppio dell’altra! Una indagine effettuata da Direct
Line , compagnia di assicurazione anglosassone, su 2mila soggetti ha rilevato
che il 77 per cento di questi sostiene che la donna è più a rischio e che basta
una nottata di buon sonno per essere a posto. Nulla di tutto ciò è vero! Ma in troppi vogliono dimenticare la mortalità e
la disabilità degli incidenti stradali causati dall’alcool. Sempre TRL ha stimato che entro il 2020 i morti
saranno circa 2 milioni e l’OMS indica negli incidenti stradali la
prima causa di morte tra i 15-19 anni e la seconda tra i 20-24 anni. Non
ci deve certo consolare l’ultimo rapporto ACI-ISTAT che mostra che tra gli anni
2010-2012 nel nostro paese, vi è stata una diminuzione degli incidenti pari al
29% sia per quanto riguarda la mortalità che il numero dei feriti. Tuttavia
sulle nostre strade si verificano ogni giorno 512 incidenti con 10 mori e 725
feriti. Analizzando nel dettaglio l’indice di mortalità e quello di
gravità, questi risultano maggiori nelle giornate del sabato e della domenica,
nelle strade extraurbane statali, regionali e provinciali oltreché nei mesi di
luglio e agosto mentre agosto e settembre nelle strade urbane. Il picco di
incidentalità stradale si verifica tra le 7 e le 8 del mattino e le 18 e le 19
quando sono più frequenti gli spostamenti, mentre la mortalità è tra le 3-6 del
mattino. La distrazione è la prima causa di incidente seguita dalla mancata
osservazione della segnaletica e dalla velocità elevata. Certamente l’alcool
gioca un ruolo importante nella incidentalità stradale ma meno dell’alta
velocità. La fascia di età a più alta mortalità è tra i 20-24 anni. E’ anche
bene sottolineare l’impatto negativo dell’alcol sulle capacità individuali:
rallenta il tempo di reazione della coordinazione , della capacità di seguire
una traiettoria e di giudicare la velocità,. Anche la vista si offusca con una
riduzione del campo visivo, specie se il guidatore è stressato dalla luce dei
fari della macchina che sopraggiunge dalla direzione opposta.
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