Pittore della corte di Cosimo III de’
Medici, Bartolomeo Bimbi dalla personalità
affascinante e singolare, si inserisce nella tradizione toscana che coniugava
la descrizione visiva di piante e animali con l’elaborazione artistica delle
stesse. Così nella natura morta ”Uve” tutti i grappoli mostrano gli acini dalle
forme e colori diversi cui erano associati il nome delle qualità con un
evidente richiamo alla catalogazione delle stesse. Una composizione questa che
nasceva dal proposito di richiamare la benevolenza celeste sul casato mediceo
testimoniata, in questa natura morta, dalla produttività del granducato.
Ovviamente all’uva era collegato il vino che in quell’epoca particolarmente in
toscana, era un prodotto di tutto riguardo, oltre che oggetto delle attenzioni
granducali. Infatti nel 1716 Cosimo III promulgava
il primo disciplinare sul vino che mirava a delimitare la zona del Chianti. A
questo periodo risalgono le pale da pane che ornavano le pareti della sala
consiliare dell’accademia della Crusca a coloro che militarono nella
prestigiosa istituzione. L’Accademia della crusca aveva come compito principale
lo studio e il raffinamento della lingua fiorentina in modo da renderla il più
possibile eguale alle lingue classiche. Il nome della istituzione
derivava dall’idea che bisognava epurare la lingua da possibili contaminazioni
come la farina dalla crusca! Ed è attraverso il simbolismo agricolo che si
esprime tutta l’attività della crusca, incluse le imprese dei “ cruscanti”.
Anche il tema del vino era spesso rappresentato. E’ il caso della Pala di
Vieri Cierchi, dal soprannome accademico lo ”svanito”. In questa pala appare un
fiasco con il turacciolo di paglia accompagnato dal motto ”Ah che il rimedio è
tardi”. La soluzione è presto detta: il fiasco è una invenzione toscana
risalente al tre-quattrocento derivante dalla necessità di proteggere dalle
rotture il vetro delle bottiglie di vino. La mancanza di un tappo adeguato che
garantisse una chiusura ermetica rendeva la conservazione imperfetta e il vino
non buono perché non poteva essere salvato in alcun modo
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