Il Castello
della Sala ha una storia molto tormentata e antica, costruito nel 1530 per volontà di Angelo Monaldeschi della Vipera, potente
famiglia dell’Orvietano, giunta in Italia nel IX sec a seguito delle truppe di
Carlomagno. Certo I Monaldeschi non furono una famiglia pacifica: si divisero
in quattro clan sempre in lotta tra loro. Come in tutte le grandi, piccole
famiglie c’è sempre qualcuno che vuole fare il “capo”: nella famiglia
Monaldeschi fu Gentile Monaldeschi della Sala che non fu ne gentile ne signore.
Visse al Castello per 10 anni, in perenne lite con il Papato, sufficientemente
crudele e litigioso con i vicini: il Papa Paolo II per toglierselo di mezzo lo
nominò comandante delle sue truppe in Romagna. Fortuna o disgrazia volle che
Gentile morì in un combattimento e da allora Castello della Sala con tutte le
proprietà, passarono allo Stato Pontificio, segnando un periodo di relativa
pace. La storia fece il suo corso: con l’Unità d’Italia, furono espropriati i
beni della Chiesa e il Castello passò a nuove mani, forse non fortunate perché
appena potè lo Stato Italiano lo vendette a privati l’ultimo dei quali fu il
Marchese Nicolò Antinori che lo acquistò nel 1940 per tre milioni e 400mila
lire. Grande fiuto: già da allora Antinori credette nelle potenzialità di
questo territorio.
Nessun commento:
Posta un commento