Un Cabernet con l’impronta di Bolgheri
Ha nell’anima e nel corpo
Bolgheri, la sua macchia mediterranea, l’humus, la salsedine,la balsamicità
le erbe aromatiche, come solo Bolgheri
sa dare. Questo Mario Incisa lo aveva capito perfettamente come aveva capito
che il suo rosso da lungo invecchiamento sarebbe diventato un vino con una sua
identità diversa da Bordeaux, Napa
Valley o la Nuova Zelanda. Un vino unico, in cui si coniugano piacevolezza,
mediterraneità e gusto internazionale. Come dice Armando Castagno grande
intenditore di vini “ Se cercate in un vino potenza e struttura non avete
capito come funziona un vino. Il vino è sottigliezza, eleganza e
territorialità, perché è proprio la territorialità l’unico elemento che può
dare unicità”.
Sassicaia 2014, non ancora in
commercio.
Cabernet Sauvignon (85%)-
Cabernet Franc (15%)- 13,5% di volume
Al naso: colpisce la nota
fruttata, ma è netta la sensazione di salmastro che fa da spartiacque tra il
taglio bordolese che svanisce molto presto e la nota dei profumi mediterranei
di Bolgheri. Humus,erbe aromatiche, macchia mediterranea, nota agrumata. E’ un
vino dai sentori balsamici, ancora non sviluppate le note speziate perché è un
vino giovane che ha bisogno di allungarsi..dategli tempo dice Daniela .. e noi
lo sentiremo tra qualche anno quando, dopo il lungo passaggio in barrique,
rimarrà per anni a riposare..
Al gusto: Il fruttato svanisce per permettere all’acidità agrumata
di allungarsi e per tornare al centro della lingua con un delicatissimo
tannino. Vino di struttura, corpo ma non sfacciato. E’ sottile, raffinato, dove
il cabernet è interrogato da chi l’assaggia per dire; sei bravo, diverso,
perfetto nell’equilibrio di tutte le
componenti del vino. Difficile da capirsi, non da tutti amato, ma è
meglio così: i vini difficili e costosi si fanno cercare e ricercare.
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