E' questo il titolo di una ricerca
dell'Associazione Italiana per la ricerca sul Cancro (AIRC) che abbiamo scelto
per spiegare come deve essere inteso il rapporto alcool-tumori.
Non
servono sforzi sovrumani per ridurre il rischio di ammalarsi di cancro.
In
alcuni casi basta un po’ di moderazione.
Per
esempio con le bevande alcoliche che, se consumate in eccesso, sono
delle vere e proprie sostanze cancerogene. È lungo l’elenco dei tumori il cui rischio può
aumentare se si eccede con il consumo di alcolici:
·
tumore
alla bocca
·
tumore
a laringe e faringe
·
tumore
allo stomaco
·
tumore
al fegato
·
tumore
alla cistifellea e alle vie biliari
·
tumore
al pancreas
·
tumore
al colon
·
tumore
al seno
Gli studi
scientifici più rilevanti sulla relazione tra alcol e cancro sono stati passati
in rassegna da un gruppo di ricercatori internazionali per conto dello IARC
(International Agency for Research on Cancer), l’agenzia dell’Organizzazione mondiale della
sanità che si
occupa della promozione e del coordinamento delle ricerche internazionali sulle
cause dei tumori nell’uomo. Lo studio ha analizzato gli effetti dell’alcol su
27 parti del corpo e ha concluso che le bevande alcoliche possono
essere considerate a tutti gli effetti cancerogene.
Secondo
il gruppo bastano 50 grammi di alcol al giorno, equivalenti apoco più di tre
bicchieri di una bevanda alcolica, per aumentare di due o tre volte il rischio di
tumori della cavità orale, della faringe e dell’esofago rispetto ai non
bevitori. Sempre 50 grammi al giorno è la quantità sufficiente a far aumentare
del 50 per cento il rischio di cancro al seno nelle donne, anche se ne bastano
appena 18 per registrare un primo aumento del rischio rispetto alle astemie. Con
la stessa quantità aumentano del 40 per cento le probabilità di sviluppare il
cancro al colon retto rispetto a quelle di chi non beve mai.
L’alcol
è però soprattutto causa di cancro al fegato e potrebbe aumentare il
rischio di tumore dello stomaco e dei polmoni.
L’alcol svolge la sua azione cancerogena in diversi
modi:
può danneggiare alcuni tessuti o organi (come quelli della bocca o il fegato) e
se, durante il tentativo di riparazione, si verificano “errori”, alcune cellule
possono diventare cancerose. L’alcol, inoltre, nel processo di smaltimento, può
essere trasformato in sostanze dimostratesi responsabili di causare tumori.
Ancora, può interagire
con altri composti dannosi come
il fumo, potenziandone i loro effetti nocivi o ridurre la capacità protettiva
di alcuni nutrienti.
Infine
l’alcol può indurre un aumento nella produzione di ormoni come
gli estrogeni, anch’essi responsabili di un aumento delle probabilità di
ammalarsi di alcune forme di cancro.
Anche
se i potenziali danni dell’alcol sono molti, la buona notizia è che basta
ridurre al minimo il consumo di bevande alcoliche per ridurre le
probabilità di sviluppare questi tumori.
Tenendo
conto che nessuna bevanda alcolica è sicura: anche il
vino, che potrebbe svolgere una qualche funzione protettiva per il sistema
cardiovascolare, quando si superano le dosi consigliate aumenta le probabilità
di ammalarsi di tumori. Il fattore determinante, infatti, non è il tipo di
bevanda, ma l’alcol in essa contenuta.
Per
questa ragione è preferibile evitare i superalcolici che
contengono un elevato tasso di etanolo.
Ridurre
il consumo di alcol, inoltre, non abbassa soltanto il rischio di ammalarsi di
cancro. L’alcol infatti può danneggiare le cellule di molti organi tra cui il
fegato e il sistema nervoso centrale. Inoltre, è una sostanza in grado di
indurre una dipendenza più forte di quella di molte droghe.
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