Lo studio è stato pubblicato il 22 febbraio su European
Journal of Clinical Nutrition
Ancora una conferma sul rapporto
alcol e diabete2. Molti studi osservazionali prospettici hanno dimostrato che
il consumo di alcol a dosi moderate si associa a una significativa riduzione di
sviluppare il diabete di tipo 2.
Non è tuttavia chiaro se le
singole bevande ( birra, vino, superalcolici ) posseggano, al proposito, specifiche proprietà. Sembra
comunque che le tre bevande esaminate abbiano una sostanziale equivalenza nel
ridurre il diabete di tipo 2. Questo dato emerge con chiarezza da una
metanalisi coordinata dal Consorzio CHANCES ( Consortium of health and Ageing
Network of Cohorts in Europe and the United States ), che ha esaminato 10 studi
condotti in Europa ( compresa l’Italia e Stati Uniti ) per un totale di 62.458
soggetti che hanno dichiarato un consumo regolare di una o più bevande
alcoliche.
In base ai dati delle 10 ricerche incluse nel
CHANCES, è il vino ad aggiudicarsi la percentuale di preferenze, con il massimo
rilevato nel gruppo di studio Moli-Sani.
Nell’Olandese Zutphen Elderly
Study si è concentrata la quota maggiore di chi opta per i superalcolici.
Tra Svezia e Finlandia prevale la
quota di persone che beve alcolici senza particolari predilezioni. In tutti i
gruppi studiati, tra le persone che preferivano il vino era maggiore la quota
dei non fumatori, di donne e persone con più alto grado di istruzione, mentre
chi indicava la birra o i superalcolici era più spesso maschio e fumatore.
Il risultato principale della metanalisi è che
non esistono differenze tra soggetti con preferenza per una delle bevande
considerate.
Si può quindi concludere che il
consumo di alcol moderato delle tre bevande, nei limiti indicati dalle linee
guida ( un drink al giorno per il sesso femminile e due drink al giorno per gli
uomini ), possa svolgere lo stesso effetto protettivo sul diabete di tipo2,
indipendentemente dalla loro composizione.
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