Eccomi qui anche io a Vinitaly davanti al simbolo di questa
51ma edizione giunta con oggi al termine.
Scarpe raso terra, borsa in
dotazione per la stampa, scorta di acqua, mappa pronta ( ero sempre dalla parte
sbagliata! ) e tanta tanta voglia di degustare,, curiosare, conoscere nuove
realtà e conferme delle già visitate. E’ impossibile andare ovunque , seguire
le centinaia di eventi. Rimane impressa la vitalità di questo mondo che non
finisce di stupire per professionalità, imprenditorialità, ricca, ricchissima
di progetti e di giovani tanti che hanno scoperto il vino e l’agroalimentare
dalle mille sfaccettature e dalle mille opportunità anche economiche. Sarà
banale ma non possiamo non ricordare i numeri del vino ( Fonte Coldiretti )
FATTURATO 10,1 miliardi( +3%)
ESPORTAZIONI 5,6 miliardi( +4%)
PRODUZIONE 48
milioni di ettolitri
QUALITA’ 1 bottiglia su 3 è DOC
L’edizione 50+1 si chiude con
128mila presenze da 142 nazioni
Il fatturato del vino e degli spumanti nel
nostro paese cresce del 3% e raggiunge nel 2016 il valore record di oltre 10,1
miliardi per effetto soprattutto delle esportazioni con il + 4%. In leggera
crescita anche le vendite sul mercato nazionale pari a 4,5 miliardi per
effetto, anche della grande distribuzione organizzata ( + 1% ) Primo cliente
gli USA la cui produzione è arrivata a
22,5 milioni di ettolitri, collocandosi al quarto posto dopo Italia, Francia e
Spagna, e con l’Italia primo fornitore. Al secondo e terzo posto per paesi in
cui l’esportazione è confermata la Germania, e Regno Unito. Anche se i valori
sono ancora limitati i mercati cinesi sono una grande opportunità con un
+13% . Lo spumante è il prodotto con la
migliore perfomance di crescita all’estero con un aumento di esportazione del
21% pari a 1,2 miliardi di euro. Le bollicine più consumate il Prosecco,
l’Asti, il Trento DOC e il Franciacorta quasi alla pari con il prestigioso
champagne francese. L’Italia con una produzione di vino di 48,7 milioni di
ettolitri ha ormai il primato mondiale davanti ai francesi e se ancora non ha
raggiunto lo stesso livello qualitativo, bisogna dire che 1 bottiglia su 3 è
DOC, tanto che l’Italia ha guadagnato in Europa il primato per numero di
bottiglie con indicazione geografica ( 73 DOCG, 332 DOC, 118IGT ). Il vino
Italiano è cresciuto in quantità e qualità puntando sulla identità territoriale
punta di forza con la valorizzazione e scoperta dei vitigni autoctoni. Ma di
questo ne parleremo la prossima volta.