E’ arrivato a quota 1000 test, il
progetto di ricerca “Italian Taste” della Società Italiana di Scienze
Sensoriali allo scopo di studiare le preferenze alimentari degli italiani . Il
progetto , che vede il coinvolgimento di 22 tra le principali università e
centri di ricerca soci della SISS ha come obiettivo la realizzazione di una
banca dati che permetterà di studiare il nesso tra sensibilità, gradimento e
abitudini degli italiani. La ricerca che ha avuto il sostegno della Louis
Bonduelle Foundation, avrà la durata di 3 anni e coinvolgerà 3000 soggetti dei quali verranno raccolte informazioni
relative ai comportamenti ,alle preferenze alimentari, gusti, tratti
psicologici e informazioni genetiche.
Non c’è dubbio che la cultura
alimentare di un paese determini la gran parte delle scelte e delle preferenze
dei cibi e infatti l’esposizione durante la vita e soprattutto durante
l’infanzia ad alimenti diversi crea
profonde differenze di gusto. Da qualche anno però la ricerca scientifica ha
messo in evidenza come caratteri ereditari siano capaci di condizionare una
diversa sensibilità ai gusti e che
queste sono associate a differenti comportamenti alimentari. In altre parole la
sensibilità genera preferenze e questo nel campo alimentare è molto importante
per la qualità nutrizionale e salutistica della nostra dieta. Perché tutto questo è importante per chi
produce prodotti alimentari e per coloro che si interessano di stili
alimentari? Non esistono a tutt’oggi-
osserva Erminio Monteleone Presidente Siss, studi di larga scala sul rapporto
sensibilità ai gusti e preferenze alimentari. Diversificare gli individui per
sensibilità ad alcuni componenti chiave
di prodotti alimentari( gusti, consistenze, sensazioni tattili) e
verificare le varianti genetiche e
fenotipiche di queste diversità, significa- continua il Prof Monteleone-
studiare nel dettaglio i meccanismi del funzionamento della percezione e del
gradimento e delle loro relazioni con altri fattori in gioco”.
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