Da una lezione di Alessandro Zanutta
Preparatore di vini
“ Definire che cosa è un suolo non’è facilissimo tante sono
le sue componenti, ne elenco le più importanti: “ – dice Alessandro Zanutta
1) Il
suolo è un’entità dinamica in continua
evoluzione anche nel corso dell’anno
solare, non solo per le sue componenti geologiche (rocce) quanto per le
numerose variabili chimiche, organiche, minerali che si formano in relazione anche all’ambiente.
Fare l’analisi chimico-fisica del suolo vuole dire fare una fotografia statica.
E’ necessario invece attuare delle OSSERVAZIONI lungo tutto l’anno.
2) Il suolo è il prodotto della trasformazione di
sostanze organiche e minerali sulla superficie della terra.
3) Studiare il suolo significa fare una analisi
del terreno e del territorio cui
appartiene.
4) Lo studio del suolo si realizza attraverso lo
studio del suo profilo ( buca che si scava vicino le radici della pianta).
5) Il
profilo generalmente è costituito da diversi strati o orizzonti di colore e
spessore variabili costituiti da
materiali minerali e/o organici , differenti proprietà chimiche, mineralogiche
ecc diversi dalla ROCCIA MADRE che generalmente costituisce lo strato più
profondo.
6) L’alterazione
chimica e fisica della ROCCIA MADRE produce una disgregazione della roccia in
frammenti molto fini su cui si possono depositare e accumulare detriti.
Generalmente i suoli esprimono la natura geologica delle zone erose.
E’ interessante rilevare che ogni
suolo ha una sua TESSITURA o dimensione delle particelle minerali che
costituiscono appunto la roccia o sabbia o argilla ecc. Ha una STRUTTURA modo
di aggregazione delle particelle. La struttura è molto importante perché
influenza l’aereazione e la permeabilità quindi il passaggio dell’aria e
dell’acqua nel suolo. Una buona struttura è un beneficio per la vitalità e
l’attività delle radici della pianta. Si può fare una netta distinzione tra:
TERRENI LIMOSI formati da particelle molto piccole senza
agglomerazione quindi con poco assaggio di aria e di acqua.
TERRENI SABBIOSI molto permeabili e aereati ma poveri di elementi
nutritivi a causa del forte passaggio di acqua.
TERRENI ARGILLOSI con una buona permeabilità e passaggio di acqua.
Costituiscono una buona via di mezzo e sono facili da lavorare.
Altri elementi focali per la
vitalità di un terreno sono il PH ovvero l’acidità del terreno. Conoscere il PH
è importante in quanto le piante sono diversamente tolleranti a questo
parametro che si può riequilibrare con l’aggiunta di diversi elementi
nutritivi. Da notare che il PH della pipì di maiale è il ph preferito. Altro elemento
è la SOSTANZA ORGANICA (SO), materia di origine biologica presente nel terreno
e formata da microrganismi. Ha colore scuro e forma omogenea. Vi sono poi gli
ELEMENTI NUTRITIVI come ossigeno, azoto, zolfo ecc chiamati macroelementi e
ferro, manganese o microelementi. Infine nel terreno vi sono numerosi ”abitanti”
quali molluschi, protozoi. In un grammo di suolo vivono milioni di
microrganismi e nel suolo è
rappresentato il 95% della biodiversità dell’intero pianeta! Terreni i cui
orizzonti hanno una gradualità di colore sono suoli in cui l’acqua e l’aria
hanno una buona circolazione e l’ umidità è collocata tra gli strati. QUINDI la
conoscenza del suolo attraverso lo studio del suo profilo è fondamentale per la
vitalità della pianta e la produzione di vini di qualità. ”
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