lunedì 2 novembre 2015

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Italiani e dieta mediterranea: vince l'obesità.



Vino dunque come alimento da consumarsi preferibilmente durante i pasti. Vino come alimento della dieta mediterranea. Ma quanti Italiani aderiscono alla più gettonata, consigliata dai nutrizionisti, economicamente sostenibile tra tutte le diete, patrimonio Unesco dell’Umanità? Onestamente pochini.

Chi non conosce la dieta mediterranea? Frutta, verdura, olio extravergine, pasta, pesce e il tradizionale bicchiere di vino ai pasti..5-6 parole e il gioco è fatto. E non a caso gli italiani sono i più longevi d’Europa perché la vita media per le donne si attesta sui 84,5 anni e circa 80 anni per gli uomini. Ma le cose sono diverse.. perché come dice Lucio Lucchin Presidente dell’Associazione Italiana di Dietetica  e Nutrizione Clinica ( ADI), la dieta mediterranea è uno stile di vita che implica un’alimentazione sana, una attività fisica regolare e costante alla base di una vita in salute. E se l’80% della popolazione italiana è consapevole delle norme base per una sana alimentazione e cura di se, uno su cinque ammette di essere molto sopra il peso ideale, in pratica 4 italiani su 10 hanno problemi di bilancia tanto che si stima che nel 2030 la percentuale delle donne obese sarà di 1 su 2 e di 7 uomini su 10. Situazione allarmante anche per i bambini: l’11% è obeso, il 22% in sovrappeso, quindi il 42% in eccesso, il peggior dato europeo. Bambini grassi, adulti obesi e lo saranno tanto di più nelle regioni meridionali, Puglia in testa con la percentuale più alta. Viva la sedentarietà, i dati evidenziano che un terzo della popolazione tra i 18-69 anni preferisce la sedie o la poltrona a una breve camminata. Facciamo i conti con il fumo: la sigaretta uccide ogni anni dai 70.000 agli 83.000 italiani, causa principale dei tumori ben 174.678 decessi l’anno. Certo la colpa è nella disinformazione, in una offerta troppo abbondante di cibo, in abitudini e stili di vita profondamente modificati soprattutto dentro la famiglia, la prima “ culla” a detta degli esperti dell’obesità. Eppure il sovrappeso costa bel 22 miliardi l’anno per il nostro servizio sanitario in termini di cure, esami, ospedalizzazioni e malattie correlate. Dieta mediterranea strapazzata da troppa confusione e approssimazione: è vero più frutta e verdura ma quanto? La campagna Curare la Salute 2015 che ha preso in esame 2.400 italiani, rivela che il 73%  di costoro mangia meno delle 4-5 porzioni di frutta e verdura consigliate dall’OMS, il 45% dichiara di mangiare dolci in eccesso, percentuale che arriva al 48% nelle donne di tutte le età, per non parlare del pesce sconosciuto al 62% delle persone che hanno risposto al test sul sito www.curarelasalute.com . E cosa dire dei cereali, l’82% delle persone non arriva alle 4 porzioni giornaliere consigliate. Se poi riflettiamo sul costo di una dieta mediterranea giornaliera, la vera dieta la fa il portafoglio: con un reddito medio di 1200 euro mensili, figlio a carico e mutuo da pagare, c’è molto spazio per le tre P( pane, pasta, patate)! Con questo non ci scoraggiamo perché tutti gli studi e le ricerche  sulla dieta mediterranea concordano nella riduzione del 30% della mortalità per tulle le cause, del 25% dei tumori dipendenti dall’alimentazione, per non parlare degli eventi cardiovascolari e cerebrovascolari e del diabete di tipo2.  Ma per queste evidenze abbiamo pensato di pubblicare nella sezione ricerche, alcuni studi di grande interesse.
 Emanuela Medi

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